
08 Giu Lake Palace – Il Palazzo “Galleggiante”
Nel sud del Rajasthan dove le Aravalli Hills dividono il deserto del Thar dalla fertile e verde pianura meridionale, sorge, a Udaipur la città dei laghi, il Lake Palace, divenuto ora un hotel di lusso.
La Storia
Capitale del regno Rajput dal 1550, Udaipur “la citta bianca” venne costruita sulle rive del lago artificiale Pichola, dalla famosa dinastia Mewar. Tra il 1743 e il 1746 il giovane regnante Maharana Jagat Singh II, costruii su una delle isole donatagli dal padre un palazzo Incanto chiamato Jag Niwas.
Il palazzo copre interamente ogni centimetro quadrato dell’isola di quattro ettari, dando così, l’impressione di galleggiare e da cui il nome inglese floating palace. L’ architettura è influenzata dalla purezza del Taj Mahal costruito un secolo prima, anche se gli affreschi sono in gran parte decorativi a differenza dei motivi floreali incastonati nel marmo, tipicamente islamici, del Taj Mahal.
Lo scopo era di soggiornarvi con la moglie quando fosse possibile svincolarsi dai doveri sovrani, allestendolo in anticipo di cibo, fiori, fiaccole e mantenendo al minimo indispensabile il personale di servizio e guardia.
Il palazzo si affaccia verso est per ricevere la protezione di Surya, il dio del sole, ed è naturalmente climatizzato dalle brezze che attraversano il lago. La freschezza è sottolineata dalle molte piscine e fontane che riempiono i cortili, i giardini interni colmi di fiori di gelsomino e arancio, il laghetto dove vi galleggiano fiori di loto, le cupole e i tipici archi indiani, ornati in marmo bianco, che dà al palazzo quel senso di oasi privata.
Nel 1947 dopo l’indipendenza dall’Inghilterra e la costituzione della repubblica Indiana, le famiglie feudatarie perdettero i loro poteri sovrani, così nel 1971 Raja Bhagwat Singh per evitare che la proprietà andasse in decadimento, cedette il Lake Palace alla Taj , diventando così l’hotel di lusso Taj Lake Palace.
Il Set di 007
Curioso fu che nel 1983 Il Lake Palace fu scelto come location di un film di James Bond 007 – Octopussy Operazione Piovra, e naturalmente non poteva essere che la residenza di Octopussy un’affascinante avventuriera che possiede un circo e vive su un’isola, circondata da uno stuolo di donne guerriere.
Da ricordare la scena dell’inseguimento per le viuzze di Udaipur, dove James Bond alias Roger Moore a bordo di un Tuk Tuk deve vedersela con il cattivo Gobinda interpretato dall’attore indiano Kabir Bedi famoso in Italia per aver vestito i panni del più glorioso Sandokan nell’omonima serie degli anni 70.
L’Hotel
Veniamo a giorni nostri, il palazzo divenuto un hotel può essere goduto come ai tempi del Maharana, vi si accede da un imbarcadero privato e dopo un breve tratto in barca un portiere in divisa e turbante via attenderà sul pontile con l’ombrello di velluto come foste il Rajah. Una pioggia di petali di rosa precederà il vostro ingresso nella Hall. Giunti all’interno una sala finemente affrescata vi svelerà l’eleganza del luogo, il check-in si tiene in un salottino sorseggiando una bibita fresca. Raggiungendo la camera il palazzo si manifesta in una serie di cortili, giardini, archi e cupole, che con il calar del sole verranno illuminati da torce e candele. Le torrette nei pressi della piscina, contengono ora due Jacuzzi anch’esse illuminate solo con lumini a cera. L’intimità della sera si assapora anche nel ristorante dove insieme al menù curato dallo chef, viene fornita una torcia elettrica per favorirne la lettura date le luci soffuse. Infine le camere e suite, tutte affrescate mantengono arredamenti classici senza però eccedere nell’austerità delle residenze nobiliari divenute hotel.
Il Ristorante
Personalmente la cena consumata nel rinomato ristorante del Taj Lake Palace è stata in assoluto la migliore cena indiana di tutti i numerosi viaggi che ho effettuato in India e probabilmente anche di tutta la mia vita. La cucina è a vista dietro un vetro che impedisce il diffondere degli odori nella sala, si possono ammirare i forni Tandoori e i vari fuochi a legna dove sopra a dei ripiani in terracotta viene cucinato il pane e le pietanze tipiche con le stesse procedure di cottura dei villaggi, ma riviste dalle sapienti mani dello Chef . Nonostante la sua fama mondiale mi ha sorpreso la sua disponibilità e cortesia di volermi incontrare quando il cameriere gli ha riferito i miei complimenti, portandomi un sacchettino con le spezie di cui era composto il piatto che mi aveva fatto sentire in paradiso.
Ma la cosa più incredibile e che resterà per sempre nel mio cuore è che a distanza di 8 anni ho avuto la fortuna di ritornare e di godermi un’altra favolosa cena nel mio ristorante preferito di sempre. Lo chef si è ricordato di me… mi ha abbracciata e mi ha regalato il libro con le sue ricette, impossibile trattenere le lacrime e descrivervi la grande emozione che ho provato. Un illuminare della cucina Indiana e forse del mondo di una cortesia e umanità squisita al pari dei suoi piatti, che da soli valgono il viaggio.
Anche una sola notte al Lake Palace potrà essere un’esperienza indimenticabile…
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