10 Nov Delhi: il luogo dove mori Mahatma Gandhi
Uno scrigno nascosto di Delhi, un posto che normalmente non viene menzionato nei soliti tour ne alcun turista pensa di visitarlo, e in realtà é probabilmente il luogo più denso di emozioni e di significato che io abbia mai visto a Delhi.
Gandhi Smriti, il luogo dove fu assassinato il Mahatma, è aperto ai visitatori. Il più grande difensore indiano della pace trascorse i suoi ultimi 144 giorni della sua vita nella Birla House. La sua stanza è rimasta esattamente come era il 30 gennaio 1948, quando morì; ci si potrà rendere conto di quanti pochi beni possedeva. Le impronte sul suolo segnano la strada che percorse da casa sino al luogo in cui venne assassinato, vicino alla sala di preghiera.
L’ASSASSINIO.
Il 30 gennaio 1948, presso la Birla House, a New Delhi, mentre si recava nel giardino per la consueta preghiera ecumenica delle ore 17, accompagnato dalle sue due pronipoti Abha e Manu, Gandhi viene assassinato con tre colpi di pistola da Nathuram Godse, un fanatico indù radicale che ha legami anche con il gruppo estremista indù Mahasabha. Godse riteneva Gandhi responsabile di cedimenti al nuovo governo del Pakistan e alle fazioni musulmane, non da ultimo il pagamento del debito dovuto al Pakistan. Prima di sparare, Godse si piegherà in segno di reverenza di fronte al suo leader. Catturato mentre cerca di fuggire dalla folla impazzita che vuole linciarlo l’8 novembre dell’anno seguente viene condannato a morte. La sentenza viene eseguita una settimana dopo, malgrado l’opposizione dei sostenitori di Gandhi.
Una storia che tutti noi già conosciamo, ma vi assicuro che per quanto si sappia perfettamente come si sono svolti i fatti e che vita morigerata conducesse Gandhi questo luogo lascia il segno, a mio avviso molto più del memoriale a lui dedicato che tutti visitano.
Si respira la storia, e ci si catapulta in un India di altri tempi, un India vera, autenticamente spirituale, un India che ancora non ha dimenticato, e non dimenticherà MAI!
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