17 Ago Arrivo a Rishikesh
Racconto ricevuto da Massimo il 14/08/17 :
Eccomi….Arrivato…che emozione…oggi mentre in rikscio’ entravo in delhi…una convulsa maleodorante delhi dalla quale fuggiro’ domenica (perche’non ho trovato prima il biglietto per Rishikesh…) ma che comunque e’ una porta dell’India, non solo fisicamente…., ho risentito qualcosa di immenso riesplodermi dentro…Nel sentire quell’odore fetido e sacro allo stesso tempo…nel rivedere famiglie di scimmie che passeggiano con le banane in bocca, nel rivedere i poveri (molti meno ma non sono sicurissimo sia cosi’ bene come per converso potrebbe sembrare..) che dormono per strade e questa volta ne ho visti alcuni che telefonavano col cellulare!!!!! Si Madre India e’ ancora lei…lei sue contraddizioni mantengono sacro un segreto profondo di immensita’ e di immutabilita’…qui il sogno e’ ancora grande perche’ la realta’ ancora cruenta carnale e nei suoi risvolti dolce come i suoi lassi’ di youghurt e latte come le brezze serali che accarezzano i tetti dei ristoranti….
Ho gia’iniziato la dura lotta con prezzi che inevitabilmente come forca caudina ti aspetta specialmente nelle grandi citta’…Certo non potro’definirmi trionfatore ma sono un guerriero coriaceo e inaspettato anche per loro….
Il giorno dopo percorro 6 ore di treno in una cuccetta niente male dove ho persino dormicchiato guardando l’india che mi passava sotto gli occhi rincorrendo il tramonto e giocando con lo sguardo sui tetti dove le donne ritiravano i panni e i bimbi giocavano con il cielo che si arrossava alle spalle ,arrivo finalmente a Haridwar dove il Gange finisce la sua corsa dalle colline e incomincia quella nella pianura….per gli indiani questo posto e’sacro appunto perche’ simboleggia la conoscenza e la spiritualità che dalle montagne (dove in effetti i Veda per primi hanno parlato e scritto circa 3./3.500 anni fa) scende tra la gente nel mondo…
Qui ogni 12 anni viene fatta la maha kumbla mela (grande festa dello spirito) e gia’ di per se sarebbe un posto magnifico se non che a furia di pellegrini e’ diventato un luogo anche turistico e ormai da 5-600.000 abitanti…Arrivo che sono quasi le 9 di sera e’ buio ma non voglio rimanere li quindi prendo un rikscio per Rishikesh la mia meta del momento sempre sulla Ganga ma (madre Gange) ma piu’ indietro, verso le colline a soli 25-30 km da li…Cercano subito di fregarmi chiedendomi 400 rupie ….poveri loro…mi faccio portare poco piu’ in la con 20 e prendo un rikscio’ comune per 30 …strada breve ma tempo lungo…notte indiana ..dentro il rikscio’ una mata gi anziana senza un occhio che usa quell’altro per guardarmi e sorridere compiaciuta e divertita dal mio parlar hindi….rassicurante…
Un ragazzo che viene da Delhi pieno di sicurezze sul futuro e sulla tecnologia , un signore semplice ma dentro il commercio, cicciotto e dolce, infine un ubriacone abbastanza giovane che prova subito a mischiarsi con me in previsione di un possibile sfruttamento che rimbalzero’ tra pochi inuti…Arriviamo (un po infreddolito perche il rikscio’ e’ aperto e nelle notti in jungla comunque un po di fresco arriva..poi corriamo lungo il fiume quindi anche un po umido, ringrazio la mia previdenza che mi ha fatto infilare una felpa… 🙂 )
A Rishikesh finalmente!!! Ma Rishikesh non e’ ancora laxman jula (ponte di laxmi), ci vogliono ancora circa 5-6 km i rikscio’ capiscono la situazione e provano a specularci sopra..io tengo duro e bleffo incamminandomi a piedi con lo zaino e la valigia a rotelline (che vergogna per un ex viaggiatore selvaggio 🙁 ) uno cede e accetta di portarmi per un prezzo accettabile per essere notte (100 rupie) Quando arriviamo pero’ vorrebbe lasciarmi in cima alla strada (questo lo immaginavo perche’ ricordo benissimo che non gli piace ai rikscio’ scendere fino al ponte) tengo ancora duro dicendo che ero stato chiaro e che se no non pago…la vinco io e mi porta fino (quasi) al ponte li scendo e gli do un pezzo da 500 lui dice di non avere il resto e mi fa provare a cambiare a un ristorantino all’aperto, sulla strada, che sta chiudendo…il proprietario controlla i soldi con l’aria di uno che capisce al volo se son buoni o no…io lo rassicuro dicendogli che e’ il mio lavoro in italia fabbricare monete per tutto il mondo e che le ho fatte fresche fresche…lui ride…ma non me le cambia..ahahahahahah allora l’uomo del rikscio’ cede e tira fuori il resto che non voleva darmi e li si chiude la questione…Ci salutiamo
Solo nella notte sul gange ..scendo al ponte saluta la Ganga ma dopo 19 anni e da solo col carrellino della vergogna mi incammino sul ponte sopra il fiume…il vento himalayano mi sferza dolce e freddo silenzioso e inquieto promessa e minaccia…entro nel villaggio di Laxman jula comincia un altra storia India madre Ganga Madre…sono qua ..arreso al tuo spirito cerco come tanti anni fa mi apro a te..fai di me quello che vuoi ho bisogno che il tuo cuore parli al mio….Namaste’ India..cuore del mio cuore ….
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