
08 Ago Settimo chakra: Sahasrara
Il settimo chakra, o “Chakra della Corona”, si trova sulla sommità del cranio e significa “mille volte”.
La sua funzione è il collegamento spirituale, ed è il centro della spiritualità e della fede.
Serve per metterci in relazione con la nostra parte spirituale, e, quindi, al divino. E’ una spiritualità che trascende la religione, è piuttosto uno stato dell’essere, che va oltre il mondo fisico e crea nella persona un senso d’interezza, dando scopo alla nostra vita e creando un contesto più ampio in cui collocare la nostra esistenza.
In questo chakra la personalità dell’individuo si dissolve nel “Tutto”. Qui vi è l’unione fra Shiva e la sua Shakti, gli opposti non esistono più. Qui l’individuo si libera dalle sue restrizioni, qui si squarcia il velo dell’ignoranza e si ottiene la conoscenza (il Regno cui si accede è infatti il Satyaloka, satya=verità). Qui ci si libera dal ciclo di nascite e rinascite.
Il settimo chakra ci collega al Cielo, è qui che si raggiunge il samadhi, l’ottavo “stadio” del Raja Yoga (o yoga di Patanjali). Il settimo chakra si nutre di silenzio, luce pura e contatto con l’Assoluto. Non è legato a una figura geometrica (yantra) né ad alcun suono (mantra), benché alcune fonti lo colleghino al suono primordiale della OM.
L’attivazione di questo chakra implica l’apertura a nuovi modelli di pensiero, e a fonti di saggezza e conoscenza nuove e mai esplorate prima.
La sua energia ci aiuta ad abbandonare il passato, lasciandoci alle spalle eventi o traumi, e ci insegna a riconoscere le nostre responsabilità.
Il suo colore è il viola, tradizionalmente associato alla ricchezza spirituale e alla maestà.
Il chakra della corona è associato alla ghiandola pineale, un centro che, nel nostro corpo, regola il ritmo sonno-veglia, fame-sete e la temperatura corporea, oltre che stimolare l’ipofisi a produrre ormoni.
Disequilibrio del chakra
Non esiste un settimo chakra bloccato, può essere soltanto più o meno sviluppato, in relazione al personale cammino spirituale dell’individuo. Non vi sono patologie note e specifiche legate a questo centro energetico, né a livello fisico né a livello mentale o spirituale; si sa solo che l’energia elaborata a questo livello ha effetti su tutti i tessuti e le funzioni dell’organismo, in modo più o meno evidente, intenso ed efficace. Qui siamo collegati con la sfera dell’essere, che racchiude tutte le forme e le caratteristiche non manifestate.
come stimolare il settimo chakra con la pratica dello YOGA
Gli asana migliori per riequilibrare questo chakra, sono quelli grazie ai quali si riesce a “trascendere” il corpo dalla mente, ovvero quello stato in cui si riesce, anche solo per qualche secondo, a non “percepire” più il proprio corpo, provando una profonda sensazione di pace e rilassamento… come in yoga Nidra per esempio.
in sintesi:
Settimo chakra: Sahasrara
Posizione : sopra alla testa
Essenza: incenso
Mantra: silenzio dopo Om
Posizione Yoga : lotus
*Asana: Sono posture nella pratica dello Yoga, dal sanscrito asana, dalla radice as che significa “rimanere”. Il significato originale di asana è quindi una posizione in cui il praticante rimane e medita sull’infinità della sua natura. Grazie alle asana si può stimolare l’apertura dei centri energetici del corpo, i chakra, e in questo modo connettersi con le energie universali.
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