
08 Ago Quarto chakra: Anahata
Anahata è il chakra del cuore, e rappresenta il centro dell’intero sistema energetico dei chakra.
Anahata collega i tre centri inferiori, legati maggiormente agli aspetti materiali, con i tre chakra superiori, di tipo più mentale e spirituale, legati all’intuizione e al pensiero.
E’ il ponte di trasformazione da corpo a spirito, è la sede del prana. È “il centro del perdono”; è la fonte del vero amore e di ogni sentimento; si nutre di affetti e di appartenenze; è connesso alle relazioni personali (compagno/a, marito/moglie, parenti, genitori, figli).
La funzione di questo centro energetico è quella che ci dona la capacità di esprimere amore puro e incondizionato, la compassione, la pazienza e l’umiltà, di entrare in sintonia in modo empatico con gli altri.
Il suo colore è il verde, simbolo di equilibrio, compassione, armonia, amore per la natura, salute e depurazione.
Anahata è in relazione all’elemento aria e racchiude la trasformazione e la guarigione di sé e degli altri.
Il senso corrispondente è il tatto.
La ghiandola endocrina associata a questo chakra è il timo, e questo centro energetico regola le attività dei polmoni, cuore, sistema circolatorio e respiratorio.
Disequilibrio del chakra
Il funzionamento disarmonico di Anahata può portare a patologie cardiache e polmonari, infarto, pressione alta, insonnia, asma.
La chiusura o il blocco di questo chakra può manifestarsi con l’incapacità di esprimere amore, e con il rifiuto di ricevere manifestazioni di affetto, o di farsi toccare., si tende ad essere paranoici, indecisi, avere paura di lasciarsi andare o di farsi male, ci si sentirà indegni di amore e pieni di dubbi sulle proprie capacità.
Quando l’energia di questo chakra è in eccesso, si corre il rischio di identificarsi eccessivamente con il dolore degli altri, e soffrire così intensamente da risultare emotivamente compromessi e troppo dipendenti. Si tende ad amare gli altri in funzione dei riconoscimenti e della gratitudine che si possono ottenere in cambio, a incolparli delle proprie sofferenze nel momento in cui le proprie aspettative non si realizzano, ad esprimere sentimenti d’odio, rancore e gelosia. Sul piano fisico si potranno avere senso di costrizione a livello del torace, difficoltà di respirazione, aritmie, tachicardia e palpitazioni, peraltro senza riscontro negli esami clinici.
riequilibrare il chakra
Come stimolarlo con la pratica dello YOGA
Gli asana migliori per riequilibrare le energie di Anahata sono quelli di “apertura” del torace
Le pietre correlate al quarto chakra sono: agata verde e rosa o muschiata, amazzonite, avventurina, calcedonio ramato e rosa, calcite verde e rosa, crisocolla, crisoprasio.
Inoltre: dioptasio, giada, malachite, moldavite, olivina, quarzo rosa, rodocrosite, rodonite, smeraldo.
Gli oli essenziali correlati al quarto chakra sono:
- olio essenziale di cipresso,
- olio essenziale di legno di rosa,
- olio essenziale di melissa,
- olio essenziale di neroli,
- olio essenziale di verbena,
- olio essenziale di pino,
- olio essenziale di rosa damascena.
Sono ottimi anche la cromoterapia, il massaggio ayurvedico (in particolare il pranico keraliano) e alcune tecniche yoga o di tai chi chuan.
in sintesi:
Quarto chakra: Anahata
Posizione : al centro del petto
Essenza: rosa – neroli
Mantra: Yam
Posizione Yoga : cobra
*Asana: Sono posture nella pratica dello Yoga, dal sanscrito asana, dalla radice as che significa “rimanere”. Il significato originale di asana è quindi una posizione in cui il praticante rimane e medita sull’infinità della sua natura. Grazie alle asana si può stimolare l’apertura dei centri energetici del corpo, i chakra, e in questo modo connettersi con le energie universali.
Per conoscere gli altri chakra leggi i relativi articoli
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