
21 Lug Osho
Osho Nacque a Gadarwara, un piccolo villaggio nel distretto di Narsingpur, nello stato indiano del Madhya Pradesh. Già dalla nascita fu segnato da un evento che influenzò la sua vita: degli astrologi predissero che sarebbe morto prima del suo settimo compleanno, così i suoi genitori, che erano Jainisti, scelsero di mandarlo dai nonni finché avesse compiuto sette anni. I nonni si presero cura di lui lasciandogli la massima libertà, e questo lo convinse che i bambini, durante i primi sette anni, vengono influenzati negativamente dall'esser forzati ad imparare e dalla negazione della loro dignità.
L’illuminazione avvenne il 21 marzo 1953, all’età di 21 anni. Da allora cominciò a proporre le sue tecniche di meditazione.
Conclusi gli studi, negli anni ’60 ottenne la cattedra di filosofia alla Università di Jabalpur, e nel frattempo viaggiò per l’India, tenendo conferenze sulla sua filosofia. Nel 1969 un gruppo di suoi discepoli stabilì una fondazione in supporto al suo lavoro, stabilendosi a Bombay.
Negli anni ’80 la comune viene spostata nell’Oregon negli U.S.A., ma dopo qualche anno a causa dell’intolleranza degli abitanti locali e a causa di uno scandalo legato ai matrimoni falsi, Osho dovette lasciare gli Stati Uniti.
Dopo altri viaggi (toccò anche l’Italia) tornò in India e morì nel 1990.
Elemento di originalità dell’opera di Osho, fu l’intenzione di adattare i millenari concetti e pratiche della cultura indiana alla moderna visione occidentale.
Da questa esigenza nascono gli esercizi di meditazione dinamica introdotti da Osho, elaborati in modo sincretico a partire dagli insegnamenti dello Yoga, del Tantra, ma anche da altre tradizioni non indiane come il Taoismo e il Buddhismo Zen.
Potete approfondire l’argomento leggendo i suoi libri, ormai facilmente reperibili anche in italiano.
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