21 Lug Gujarat: gli ultimi leoni asiatici
Quando si pensa ai leoni si pensa immediatamente all’Africa, ma poche persone sanno che vivono anche in India.
Solo in India leoni e tigri condividono lo stesso territorio. Condividevano, sarebbe più opportuno dire. Oggi gli ultimi leoni asiatici vivono in Gujarat, nel Gir National Park. Il cugino asiatico del re degli animali che ancora regna sulle steppe africane è scomparso dall’Asia, eccezion fatta per i 523 leoni (dati del sondaggio del 2016) del Gujarat. Un tempo popolavano I territori tra l’Asia e il Medio Oriente, ma, tristemente, a causa delle incessanti attività venatorie in quelle aree si sono quasi del tutto estinti, con pochissimi esemplari sopravvissuti. Probabilmente arrivati dalla Persia a seguito di cambiamenti climatici che fecero scomparire i fiumi della zona nord occidentale e trasformarono le foreste tropicali in terre più aride e ricche di praterie e savane.
BUONE NOTIZIE: Dal 2008 il leone asiatico è uscito dalla fascia degli animali ad elevato rischio di estinzione, pur non essendo ancora completamente fuori pericolo.
Altra buona notizia per gli amanti dei safari e della vita degli animali selvatici: considerato l’incremento della popolazione felina visitando oggi il Gir National Park avete buone possibilità di avvistare dei branchi con i cuccioli. A differenza della tigre il leone infatti ama vivere all’aria aperta e non nel denso della jungla, quindi un safari nel parco offre –ma non garantisce- più opportunità di avvistamento.
Il GIR NATIONAL PARK (si pronucia ghir) si estende su una superficie di 260 km quadrati. Si può visitare solo a bordo di jeep aperte, noleggiabili in loco. Oltre ai leoni ospita una ricca fauna (lo ameranno gli ornitologi in particolar modo) e flora -ci sono delle belle foreste e praterie tra isolate colline. Vicino all’ingresso principale c’è la Sinh Sadan Guest House e la reception center dove ottenere i permessi di visita.
I LEONI sono alti, generalmente, circa 110 cm e lunghi quasi 3 m.
I leoni asiatici sono animali molto sociali che vivono in unità chiamate branchi.
Questi sono meno numerosi di quelli dei leoni africani e in media comprendono due sole femmine, al contrario delle quattro-sei femmine che si incontrano nei branchi africani.
Hanno abitudini meno socievoli e si congiungono con gli altri membri del branco solamente per accoppiarsi o attorno alla carcassa di una preda particolarmente grande.
È stato ipotizzato che questo comportamento sia dovuto al fatto che a Gir si trovano prede più piccole di quelle che vivono in Africa, per la cui cattura basta solamente la collaborazione di pochi animali.
I leoni asiatici si nutrono prevalentemente di cervi (sambar e cervi pomellati), antilopi (nilgau), gazzelle (chinkara), cinghiali, bufali selvatici e bestiame domestico.
Fino a circa 150-200 anni fa i leoni asiatici, diffusi in molte regioni dell’India occidentale e centrale, condividevano gran parte del loro areale con le tigri del Bengala e i leopardi indiani, oltre che con i ghepardi asiatici, oggi scomparsi dall’India.
Tuttavia, i ghepardi asiatici prediligevano le praterie aperte, mentre i leoni asiatici preferivano le foreste aperte miste a distese erbose, aree che offrono dimora anche a tigri e leopardi.
Una volta è probabile che le tigri del Bengala e i leoni asiatici fossero in competizione sia per le prede che per il territorio.
Il leone divenne il simbolo del potere, come altrove nel mondo. I leoni più famosi sono i quattro in stile persiano (forse ricordo della loro origine?) che l’imperatore Ashoka (III a.C.) fece scolpire sui capitelli delle colonne poste ai confini del suo vasto impero. Oggi il capitello con i leoni è l’emblema dell’India.
Fino all’inizio del XIX i leoni scorrazzavano liberi in tutta l’India del nord, fino a Bihar. L’agricoltura estensiva, la deforestazione e la caccia li hanno quasi sterminati. Se oggi ci sono ancora gli esemplari del Gir National Park è grazie all’intervento protettivo del Nawab di Junagadh che all’inizio del ‘900 ne proibì la caccia nei suoi territori, dove oggi si trova il parco.
COME ARRIVARE:
Stazione dei treni più vicina Junagadh (un’ora e mezza per Sasan Gir); stazione di autobus di Sasan Gir (collegamenti con Ahmedabad, circa 7 ore; Diu 2 ore, Veraval un’ora).
PERIODO MIGLIORE:
Gir National Park è aperto da metà ottobre a metà giugno. Tre safari al giorno: alle 6:00, 9:00 e 3:00. Il periodo migliore per l’avvistamento è tra marzo e maggio, quando il caldo spinge i leoni verso l’acqua.
Il periodo peggiore è nei weekend e durante le vacanze quando l’alto numero di jeep nel parco spaventa i leoni che si ritirano nella foresta.
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